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dalla "Gazzetta del Sud" del 30/01/2014
I bambini della Scuola Primaria di Carfizzi hanno ricordato la Giornata della Memoria. Ogni anno, il 27 Gennaio, la piccola scuola della comunità si mobilita per ricordare e onorare le vittime della Shoah. Quest’anno, partendo da un percorso didattico sulla negazione dei diritti dei bambini, la scuola ha voluto focalizzare il suo progetto sul campo di concentramento di Auschwitz, come simbolo della negazione dei diritti dell’uomo e, soprattutto, del bambino. Per tutta la settimana hanno lavorato alla realizzazione di una pianta del campo. Ogni bambino ha contribuito alla realizzazione con elaborati che riproducono, in miniatura, il luogo di sofferenza e di dolore per antonomasia. La mattinata del Lunedì è stata molto intensa. I bambini sono stati coinvolti in una lunga riflessione sulla giornata che si apprestavano a ricordare e in seguito, tutta la scolaresca, in un serio e silenzioso rispetto, ha raggiunto il Largo Skanderbeg, dove trova posto il monumento ai caduti. Qui, complice una bella giornata quasi primaverile, i bambini, accompagnati dalle insegnanti Marianna Leonetti e Adriana De Biasi, hanno dato vita a una gioiosa e piccola festa. Poco più in là un piccolo albero di ulivo, da sempre simbolo di pace, ha accolto il loro dono. Un cartellone, su cui al centro troneggia una frase ripresa da una delle targhe poste nel Sacrario ai Caduti di Marzabotto (BO): “Solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci”. La cornice del cartellone è un lungo filo spinato, decorato, però, da tanti fiori colorati, a rappresentare il dolore e la negazione della libertà attraverso la speranza e gli occhi di un bambino. Ognuno dei 19 bambini della Scuola ha posto la sua firma su questo enorme “biglietto”a voler significare il proprio personale impegno a non voler dimenticare. Gli alunni, lo scorso anno, hanno visitato il campo di Tarsia (CS) e ognuno di loro, dal più grande al più piccolo, si è portato dietro il ricordo di quella visita.
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