NEL CUORE, NELL'ANIMA
Un bambino conoscerai
non ridere
non ridere di lui
aah...
Nel mio cuor
nell'anima
c'è un prato verde che mai
nessuno ha mai calpestato, nessuno,
se tu vorrai - yeahh
conoscerlo - se tu vorrai conoscerlo
cammina piano perchè - cammina piano perchè
nel mio silenzio
anche un sorriso può fare un rumore.
(paaaa.. paaa..) - non parlare
(paaaa.. paaa..) - non parlare
(paaaa.. paaa..) - non parlare
(paaaa.. paaa..) - non parlare
(paaaa.. paaa..) - non parlare...
Nel mio cuor,
nell'anima
tra fili d'erba vedrai
ombre lontane
di gente sola
che per un attimo - attimo
è stata qui
e che ora amo perchè - amo perchè
se n'è andata via
per lasciare un posto a te
per lasciare un posto a te
Per lasciare un posto a te.
Nel mio cuor,
nell'anima
tra fili d'erba vedrai...
NEL SOLE, NEL VENTO, NEL SORRISO, NEL PIANTO
Mio padre disse
"Ragazzo mio,
se vuoi andare, addio"
Mia madre disse
"Bambino mio,
ti guiderà Iddio"
La solitudine
si paga in lacrime
e l'ho pagata anch'io
ma se ho vissuto un po'
se sono un uomo ormai
lo devo a lei
la donna che è insieme a me
Perchè lei è vicino a me
nel sole,nel vento, nel sorriso e nel pianto
lei è vicino a me
con tutto il suo cuore
con tutto il suo amore
in ogni istante, in ogni momento oh...
Io sono un uomo ormai
non piango quasi mai
e tutto questo
lo devo a lei
lo devo a lei
perchè lei è vicino a me
nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto
lei è vicino a me
con tutto il suo cuore
con tutto il suo amore...
(ripetere)
NESSUN DOLORE
Tu mi sembri un pò stupita
perché rimango qui indifferente
come se tu non avessi parlato
quasi come se tu non avessi detto niente
ti sei innamorata cosa c'è cosa c'è che non va
io dovrei perciò soffrire d'adesso
per ragioni ovvie d'orgoglio e di sesso
e invece niente no non sento niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
Quand'eri indecisa combattuta
tra l'abbracciare me o la vita
ti ricordi i miei silenzi pesanti
che tu credevi gelosia per inesistenti amanti
allora già intuivo che c'era qualcosa che mi sfuggiva
quella fragile eterea coerenza
di bambina senza troppa pazienza
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
Il vetro non è rotto dal sasso
ma dal braccio esperto di un ingenuo gradasso
l'applauso per sentirsi importante
senza domandarsi per quale gente
tutte le occhiate maliziose che davi era semi sparsi
al vento
qualcosa che perdevi
e m'inaridivi e m'inaridivi e m'inaridivi
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
NO DOTTORE
No dottore,
per favore,
non è urgente,
non è niente. Per un attimo la mente mi si è accesa
e qualcosa si bruciò.
Il mio nome?
Il cognome?
L'indirizzo?
Dica il prezzo.
Stia tranquillo non son pazzo.
Questa cosa è ormai chiusa
e ripetersi non può. Oh no!
No dottore,
no dottore!
Quel che dice non mi piace
L'ho lasciata che dormiva
respirava
era viva come me!
Posso chiamare un taxi
è tardi e devo tornare a casa mia.
È già sera
e quando è sera
lei mi vuole accanto a sé.
È un'abitudine la nostra
quasi una malattia..
Stare insieme,
sempre insieme
sa com'è.
No dottore!
Non è vero!
Son rinchiuso?
Io rinchiuso?
Ma è un abuso!
Lei è un pazzo!
Lei è un pazzo,
un pazzo è!
No dottore, per favore!
No dottore, per favore!
NON È FRANCESCA
Ti stai sbagliando
chi hai visto non è
non è Francesca
Lei è sempre a casa
che aspetta me
non è Francesca
Se c'era un uomo poi
no, non può essere lei
Francesca non ha mai chiesto di più
chi sta sbagliando
son certo sei tu
Francesca non ha mai chiesto di più
perchè..lei vive per me
Come quell'altra è bionda però
non è Francesca
era vestita di rosso lo so
ma non è Francesca
se era abbracciata poi
no, non può essere lei
Francesca non ha mai chiesto di più
chi sta sbagliando
son certo sei tu
Francesca non ha mai chiesto di più
perchè..lei vive per me
NON SEI PIÙ SOLO
E' giorno e il sole non si vede ancora
La nebbia durerà per qualche ora
Il faro continua a lampeggiare
E la sirena del porto ad ululare
Tu sei seduto tutto imbacuccato
E intanto l'acqua guardi corrucciato
Tu ci hai provato sì tu ci hai provato
Ma la tua strada non hai trovato
Certo ti senti solo
Certo ti senti solo
Non ce l'hai fatta più giù in città
Hai preso la tua auto e sei venuto qua
A dialogare con l'immensità
A raccontar la tua infelicità
Forse un po' di sollievo ti darà
E una speranza tenue si accenderà
Forse non sei più solo
Forse non sei più solo
La mente va la mente vola
L'uomo si affida a chi lo consola
Ti prego no pensaci su
La vita non finisce se ti senti giù
Fra poco la nebbia si alzerà
E il mare grande allora ti dirà qual è
La tua vera dimensione
E la tua giusta velocità
Adesso non sei più solo
Vedi non sei più solo.
ORGOGLIO E DIGNITÀ
Senza te, senza più radici ormai,
tanti giorni in tasca tutti lì da spendere!
Perché allegria più non c'è!
Forse è un poco di paura che precede l'avventura!
Eppure io ero stanco e apatico,
non c'era soluzione, ma sì che ho fatto bene.
Ma perché adesso senza te
mi sento come un sacco vuoto, come un coso
abbandonato?
No! Orgoglio e dignità! Lontano dal telefono,
se no si sa!
Eh, no! Un po' di serietà, aspetta almeno un attimo!
Senza te, leggero senza vincoli,
sospeso in mezzo all'aria come un elicottero.
Perché nell'aria più non c'è quel mistero
affascinante
che eccitava la mia mente?
No! Orgoglio e dignità! Lontano dal telefono,
se no si sa!
Eh, no! Un po' di serietà, aspetta almeno un attimo!
PENSIERI E PAROLE
Che ne sai di un bambino che rubava
e soltanto nel buio giocava
e del sole che trafigge i solai che ne sai
e di un mondo tutto chiuso in una via
e di un cinema di periferia
che ne sai della nostra ferrovia che ne sai
Conosci me la mia lealtà
tu sai che oggi morirei per onestà
Conosci me il nome mio
tu sola sai se è vero o no che credo in Dio
Che ne sai tu di un campo di grano
poesia di un amore profano
la paura di esser preso per mano che ne sai
L'amore mio
che ne sai di un ragazzo perbene
è roccia ormai
che mostrava tutte quante le sue pene
e sfida il tempo
la mia sincerità per rubare la sua verginità
e sfida il tempo
e tu lo sai
sì, tu lo sai (che ne sai)
Davanti a me c'è un'altra vita
la nostra è già finita
e nuove notti e nuovi giorni
cara vai o torni con me
Davanti a te ci sono io
dammi forza o mio Dio
o un altro uomo
chiedo adesso perdono
e nuove notti (e nuove notti)
e nuovi giorni (e nuovi giorni)
cara - non odiarmi se puoi
Conosci me
che ne sai di un viaggio in Inghilterra
quel che direi
che ne sai di un amore israelita
perchè negli altri
(di due occhi sbarrati che mi han detto bugiardo è finita)
ritrovassi gli occhi miei
Che ne sai di un ragazzo che ti amava
che parlava e niente sapeva
eppur quel che diceva chissà perchè chissà
sì tu lo sai (adesso è verità)
Davanti a me c'è un'altra vita
la nostra è già finita
e nuove notti e nuovi giorni
cara vai o torni con me
Davanti a te ci sono io
dammi forza o mio Dio
o un altro uomo
chiedo adesso perdono
e nuove notti (e nuove notti)
e nuovi giorni (e nuovi giorni)
cara - non odiarmi se puoi
PER ALTRI MOTIVI
Ah! questa poi
sento di star per vivere
e nello stesso momento
tremila riluttanti col lunghissimo mento
e i denti scricchiolanti avidamente
tremila debuttanti sfondano
contemporaneamente
le quattro pareti nemmeno tanto ingenuamente
perché non c'erano segnali di divieti. Ah! questa poi
sento di star per vivere
e i villini camminano
dopo i pranzi con l'inquilino in bocca stuzzicante
anzi tutte le belle pancione
dovrebbero fregiarsi di un balcone.
Ah! come sono triste mi mangerei oltre il pasto
le liste dei vini
se fossero di sfoglie coi croccantini
al posto delle scritte.
Avrei una voglia, un taglietto d'affetto.
Cosa sento ma niente.
Un affetto non si prova
s'indossa direttamente.
Ah! come siamo vivi come tutto accade
per tutt'altri motivi.
Mettiti nei tuoi panni
dove sei più aleatoria.
Siamo nella preistoria
ecco una frase che durerà.
Sapessi tu come me ne ricordi un'altra
della quale non ho alcun ricordo
perché non avemmo motivi
nemmeno di disaccordo
anzi come i lati
di un triangolo isoscele
non avemmo motivo di conoscerci.
Ma sento un tepore carnale che cresce
sarà un saldatore che al naso mi unisce.
Ah! come sono vivace come uno che tace
e ci si domanda
chi ha fiatato ed ognuno si voltò dall'altro lato
credendo di aver pronunciato
lui stesso quella frase chi ha parlato è l'autista
che pronuncia il discorso
più lungo che esista.
Al ritorno la strada restò sola
e le corsie incontrandosi
non dissero nemmeno una parola.
Ah! questa poi
sto per vivere di fresco
e me ne esco
uno da una parte
uno dall'altra la Commedia dell'Arte.
Ah! come sono vivace come uno che tace.
PER NOME
Ha un nome molto bello
che se me lo ricordo
lo chiamo quel bel nome.
E lei starà
non in qualche foresta
ma in qualche bestiola
che colta sul fatto si volterà di scatto
mostrando i suoi tre quarti
stupefatti
e gli inzuppati come dolci nel latte bianchi degli occhi
con il tocco sopra d'amarena.
Per nome ma non tanto per davvero
starà leggendo un libro nel pensiero
e infilerà un segnale nel sospeso.
Ha un nome molto bello, molto illeso
che se me lo ricordo si apre un fico
golosamente arreso se lo dico.
E lei starà
misurando con calme sequenze di palmi
su sé quanto dista
la gola fatalista
da tutta la tastiera
del costato. Avrà accordato
il respiro con l'arco
della dorsale
e sembra l'obiettivo
del suo cruciale sbarco.
Per nome quell'alone protettivo
che la dimenticanza ha rinforzato
la punta della lingua m'ha aggredito.
Ha un nome molto bello, smemorato.
Starà guardando molto da vicino
qualcosa che da qui non l'indovino.
E lei starà.
PER UNA LIRA
Per una lira
io vendo tutti i sogni miei
per una lira
ci metto sopra pure lei
E' un affare sai
basta ricordare
di non amare
di non amare.
Amico caro
se c'è qualcosa che non va
se ho chiesto troppo
tu dammi pure la metà
è un affare sai
basta ricordare
di non amare
di non amare.
Per una lira
io vendo tutto ciò che ho
per una lira
io so che lei non dice no
ma se penso che
tu sei un buon amico
non te lo dico
meglio per te.
PERCHÉ NO
In un grande magazzino una volta al mese
Spingere un carrello pieno sotto braccio a te
e parlar di surgelati rincarati
far la coda mentre sento che ti appoggi a me
Prepararsi alla partenza con gli sci e scarponi
Esser svegliati presto prima delle sei
E fermarsi in trattoria per un panino
e restar due giorni a letto e non andar più via
Perché no? Perché no? Perché no? Perché no?
Scusi lei mi ama o no? Non lo so però ci sto!
Comperar la terra i semi e qualche grande vaso
coltivare un orto sul balcone insieme a te
Chi rubò la mia insalata? Chi l'ha mangiata?
E rincorrerti sapendo quel che vuoi da me
Chiedere gli opuscoli turistici della mia città
e con te passare il giorno a visitar musei
Monumenti e chiese parlando inglese
e tornare a casa a piedi dandoti del lei.
Perché no? Perché no? Perché no? Perché no?
Scusi lei mi ama o no? Non lo so però ci sto!
Perché no? Perché no? Perché no? Perché no?
Scusi lei mi ama o no?
Ah ah aha Non lo so però ci sto però ci sto!
(Chiederti all'improvviso quanti soldi vuoi.
Poi trattar sul prezzo e infine darti la metà
e strapparti il reggiseno, come in preda al vino,
e poi alzarsi e freddamente dire, non mi va.
Una barca sopra il lago, io che remo piano,
il silenzio sorridente, l'ombrellino e tu,
salta un pesce, giusto un guizzo,
e tu per vezzo guardi assente verso riva e non mi
guardi più)
PERCHÉ NON SEI UNA MELA
Perché non sei una mela con la buccia tutta lucida e
croccante?
Io ti vorrei una mela, vera, semplice, spontanea, rilassante.
E non un orologio dal meccanismo sofisticato, complicato,
incomprensibile. Non generale, tattico, romantico crudele
né schiava umile né santa con candele.
Io ti vorrei una mela, bella liscia senza spine luccicante.
Perché non sei una mela naturalmente forte viva,
indipendente?
Non una mosca che si avvicina e quando fai per prenderla
s'allontana.
Non una formula chimica eccitante di gelosia più frasi come
"non Perché non sei una sfera, rotondamente logica
affascinante?
Perché non sei una sfera, dove guardare il mio futuro
sorridente?
Certo sospetti un imbroglio! Perciò non sei come voglio!
Che sia così forse meglio? E chi lo sa? Chi lo sa?
Comunque io ti vorrei una mela…
PERÒ IL RINOCERONTE
Se non si cuoce a fuoco lento
rimane cruda dentro.
Al quando bolle piace
sentirsi al centro dei carciofi tenerelli.
Cosa sa, cosa sa
che gli animali sono esseri scorrevoli;
però il rinoceronte ha il freno a mano,
l'amore è un gesto pazzo come rompere
una noce con il mento sopra il cuore,
e si dovrebbe vivere lontani
per essere creduti se si dice:
Qui è nato un disinganno mai allevato
e grosso come un bue,
mangiando poco,
e si dovrebbe vivere lontani e dire:
ho visto qual è il colmo
di me stessa,
sfilandomi un maglione sulla testa,
per ora si interessa all'infusione,
che dona brillantezza ai suoi capelli
e la parola chiave è rosmarino.
Il gusto si fa estivo a mezze maniche,
esaminando la Venere di Milo,
i riti i riti, ma che riti d'Egitto, tutto e`
fidanzamento
la colazione in tazza,
il pranzo, poi la cena e gli intermezzi,
basta non le si dica "Indovina chi sono"
e non te l'aspettavi ecco cose così
tra gentil e tristi cose di burro
in forma di conchiglia.
Sono io quella ragazza dice
puntando il dito come viene viene,
in uno sprazzo acrilico a colori
mimetici soltanto di se stessi,
e di un papero, a sbuffo accidentale,
contro un mazzo una messe di cielo,
o rosso mormorio di un acquitrino,
sono io quella ragazza,
infatti è lei.
Per lei un sovrano avrebbe rinunciato
a nascere, e un cammello si è lanciato
in una cruna d'ago, smascherando
l'acrobata di sabbia in sé sopito.
Sono io quella ragazza dice,
il giorno prima come il giorno dopo,
e il giorno in mezzo me lo metto al dito,
così sarà un anello e non un peso.
E per lei, qualche atleta contenzioso
si è battuto, smantellato da solo,
crollando coi talenti e i gusti intatti.
Sono io quella ragazza,
infatti è lei.
POTREBBE ESSERE SERA
Potrebbe essere sera,
potrebbe essere una sera
alabastrina,
con le sue venature ed una serpentina
fessura per passare dalla sera alla notte
con la nostra piccina.
Viola il colore della sera,
l'ora nella quale tutto resta
non tanto com'era, ma come sarà.
Rinviate le schegge,
s'infrangono come vetrate
le saracinesche,
come se non dovessero riprendersi più,
risalire, riaprire un domani.
E i viali vanno avanti in due filari,
per pura educazione, così per cortesia
non finisce la via,
pur avendo diverse
ragioni per fermarsi:
cercare gli aggettivi catarifrangenti
infranti e lucenti.
Ma con l'educazione e con la cortesia,
c'è da fare attenzione tra i viali e sulla via
nell'ora in cui si avvera
soltanto il colorito della sera.
Viola paonazza, la ragazza è sola
con suo grande sollievo per godere con me,
si permette un coda, roteata all'intorno,
se la mette, la leva:
potrebbe essere sera.
Le foglie fanno i compiti sui rami:
i bilanci, i conti,
la lettura con occhi castani,
potrebbe essere sera.
E tu potresti ridendo dire
"Non ho spiccioli, resti d'inverno,
né di primavere, davvero non ne ho,
e non posso cambiare, scusate,
né l'autunno, né l'estate."
Viola, paonazza la ragazza è sola,
passa e ripassa la linguetta rosa
sopra il quesito del suo labbro squisito.
E come resiste, ma come resiste
al lamento ottimista di una felicità;
si permette un rifiuto con il mento levato,
più bellina più altera
potrebbe essere sera.
Come chi in giorno dicesse una frase così,
giorno dopo giorno, un rumore così,
a dissolvere a smorire un frase così
"Non è così com'è, non è com'era"
Tu cedi all'insistenza dolce e viola,
seguendo la pendenza della sera.
PRENDI FRA LE MANI LA TESTA
Due scarpe tu ce l'hai,
due scarpe tu ce l'hai,
puoi andare dove vuoi,
puoi fare ciò che vuoi,
perché tu non lo fai?
Perché non te ne vai, perché?
Un cuore tu ce l'hai,
un cuore tu ce l'hai,
ma pensi troppo ormai,
non sai più quel che fai.
non sai più dove vai
e tutto gira intorno a te.
Prendi fra le mani la prendi fra le mani e non girerà
Prendi fra le mani la prendi fra le mani e non girerà
Dura poche ore la festa dopo finirà.
Due scarpe tu ce l'hai,
due scarpe tu ce l'hai,
puoi andare dove vuoi,
puoi fare quel che vuoi,
perché tu non lo fai?
Perché non te ne vai, perché?
Prendi fra le mani la prendi fra le mani e non girerà
Prendi fra le mani la prendi fra le mani e non girerà
Dura poche ore la festa dopo finirà.
PRENDILA COSÌ
Prendila così non possiamo farne un dramma
conoscevi già hai detto i problemi mie di donna
certo che lo so certo che lo so
non ti preoccupare tanto avrò da lavorare
forse è tardi e rincasare vuoi.
No che non vorrei io sto bene in questo posto
no che non vorrei questa sera è ancora presto
Ma che sciocca sei ma che sciocca sei
a parlar di rughe a parlar di vecchie streghe
meno bella certo non sarai
E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città
e tu sai che io potrei purtroppo non esser più solo
cerca di evitale tutti i posti che frequento e che conosci
anche tu
nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più
Lasciami giù qui è la solita prudenza
loro senza me mi hai detto è un problema di coscienza
certo che lo so certo che lo so
non ti preoccupare tanto avrò da lavorare
ora è tardi e rincasare vuoi
No che non vorrei io sto bene in questo posto
no che non vorrei dopo corro e faccio presto...
...meno bella certo non sarai.
E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città
e tu sai che io potrei purtroppo anzi spero non esser più solo
cerca di evitale tutti i posti che frequento e che conosci
anche tu
nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più.
PRIGIONIERO DEL MONDO
Aver nelle scarpe
la voglia di andare
avere negli occhi
la voglia di guardare
e invece restare prigionieri del mondo
che ci lascia soltanto sognare
solo sognare
No,
se non ci fossi tu io me ne andrei
ey, ey, ey, ey, ey
No,
se non ci fossi tu io non sarei
prigioniero del mondo.
Avere nel cuore una voglia d'amare
avere nella gola una voglia di gridare
e chiudersi dentro
prigioniero del mondo
che ci lascia soltanto sognare
solo sognare
No,
se non ci fossi tu io me ne andrei
ey, ey, ey, ey, ey
No,
se non ci fossi tu io partirei
Non sarei prigioniero
di nessuno e di niente
io sarei fra la gente un uomo che fa
quel che sente
No,
se non ci fossi tu io non sarei
prigioniero del mondo.
QUESTIONE DI CELLULE
Probabilmente il mio papà insieme a mia mamma chi lo sa
desideravano non me ma un altro bambino
Un arrivato un costruttore un presidente da onorare
un uomo comunque da invidiare un altro bambino
Eh no e no non è questione di cellule
ma della scelta che si fa la mia è di non vivere a metà
io comunque io comunque vada sia molto in alto che nella strada
Sicuramente anche lei anche se non l'ha detto mai
desiderava meno guai un altro uomo
Un uomo tranquillo su cui contare che si lasciasse un po' guidare
un po' più facile da capire un altro uomo
Eh no e no non è questione di cellule
ma della scelta che si fa la mia è di non vivere a metà
io comunque io comunque vada sia molto in alto che nella strada
E certamente c'è qualcuno o forse molti o nessuno
che fa programmi su di me per il futuro
Un altro discorso inaugurale o un importante funerale
che possa razionalizzare il mio futuro
Eh no e no non è questione di cellule
ma della scelta che si fa la mia è di non vivere a metà
io comunque io comunque vada sia molto in alto che nella strada
molto in alto che nella strada
QUESTO AMORE
Troppe volte non va, entusiasmi diversi.
Ma purtroppo si sa non è poi così facile amarsi.
A me piace lo sport, una vita più dura.
A te piace legger molto e sentirti più sicura.
Molto spesso non è un sottile egoismo,
molte volte si tratta, di pazienza di vero eroismo.
La tua vita con me è una lunga lezione.
Ti capisco se mi odi canticchiando una canzone.
Ah, questo amore, ma che strano sapore.
Sa di pianto sa di sale. Non mi piace però farne a meno non so.
Questo immenso amore. Grandi spazi però poco sole.
Forse senza un comune ideale, eppure sento che c'è qualche
cosa che va MA perché come mai,
hai cambiato d'umore?
Non rispondi perché?
Se ti ho offeso l'ho fatto senza volere.
Tu sorridi però è per farmi un favore.
Resta il fatto che rimane in fondo un grande dispiacere.
QUESTO FOLLE SENTIMENTO
Che cosa c'è
negli occhi tuoi
negli occhi miei
che cosa c'è.
Io lo conosco
questo momento
la voce del vento
cresce dentro di me.
La musica suona
io non la sento
la gente balla
io non la vedo.
La luce è rossa
la luce è gialla
diventi bella
sempre di più
sempre di più
sempre di più
sempre di più
sempre..
Quando ti ho visto
già lo sapevo
cosa accadeva
io già lo sapevo.
A cosa serviva
cercar di fuggire
tanto valeva
lasciarsi cadere.
E adesso son qui
pazzo di te
desidero te
e nient'altro che te.
La luce è rossa
la luce è gialla
diventi bella
sempre di più
sempre di più
sempre di più
sempre di più
sempre..
Ah l'amore
questo folle sentimento che
ah l'amore
più lo fuggo e più ritorna da me
e stavolta ha il tuo volto perchè
io mi sto innamorando di te
di te
QUESTO INFERNO ROSA
Non ferirmi, non farlo mai più.
I baci tranquillizzanti mi buttano giù.
Tu vuoi mostrare a tutti l'amore che c'è fra noi,
una medaglia al valore che da sola tu dai.
Adesso che hai una casa un uomo e una reputazione,
padrona, padrona anche del tuo padrone.
vorresti che ti seguissi nel goder con distinzione
di tutti i frutti della vita
quasi quasi compresi quelli colti da altre dita
No non sei più tu
e la memoria impertinente mi riporta là
a una ragazza tra la gente smagliante di libertà.
Le parolacce le risate le corse e poi tu mia
se fossi un altro uomo direi: poesia.
E quando con un salto tu sei piombata tra le braccia mie
ti sei spogliata senza trovar né scuse né bugie
e quando per scherzo dissi "Quanto vuoi?"
Mi rispondesti seria "L'amor che puoi!".
La disinvoltura che adesso tu hai
ha come radici gli spiccioli miei.
Le mura di un castello hai alzato intorno a noi
e olio bollente sugli altri getti ormai
scegliendo i nostri amici un computer diventi per l'occasione
e chi hai scordato per te è un barbone
mi offri la tua fedeltà su un piatto decorato di mille attenzioni
come dire "hai comprato e ora godi le tue prigioni!"
E vola la mia mente a qualche anno fa
a una esplosione dirompete di vitalità
a quando per punire quel moralista dell'ultimo piano
tu improvvisamente gli mostrasti il seno!
E quando ancor piangendo per l'emozione tu
cantando Fratelli d'Italia gridasti non ti lascio più
e la violenza con la quale mi abbracciasti un giorno,
un giorno quando non conoscevo questo rosa inferno
REGISTRAZIONE
Questo è il momento più eccitante della creazione
I musicisti sono pronti i microfoni in posizione
Una voce il nastro gira una luce registrazione
Stai per entrare in un altro mondo
Presa diretta con quello che hai dentro
Fra poco si vedrà che cosa sai fare
Il tuo talento le tue qualità
(ripetere gli stessi accordi dall'inizio)
La musica come l'amore è un divertimento
Quando si complica invece diventa un tormento
Ed al piacere allora subentra la noia davvero la noia
Si allaccia la fatica del tuo ruolo
Da tanto in alto ch'eri ti senti al suolo
Senza intellettualismi dagli sfogo
Al tuo talento e alle tue qualità
Chissà se è rock o no
Chissà se è rock o no
Chissà se è rock o no
(ripetere gli stessi accordi dell'inizio)
Ho sempre amato Jagger e gli Stones
I Beatles un po' meno insieme ai Beach Boys
Forse perché hanno il nome che comincia per b
Da Paul Mc Cartney ho imparato a cantare
Da Ray Charles ad emozionare
Da Dylan a dire quello che mi pare
E dal poeta ad alleviar l'umanità
Chissà se è rock o no
Chissà se è rock o no
Chissà se è rock o no
Ti ti ti di di ti…
RESPIRANDO
Respirando la polvere dell'auto che ti porta via,
mi domando perché più ti allontani e più mi sento mia.
Respirando il primo dei ricordi che veloce appare
sto fumando mentre entri nel cervello e mi raggiungi il cuore.
Proprio in fondo al cuore, senza pudore
per cancellare anche il più antico amore.
Respirandoti, io corro sulla strada senza più frenare,
respirandoti, sorpasso sulla destra e vedo un gran bagliore
Lontano una sirena e poi nessun rumore.
Lasciarti è fra i dolori quel che fa più male.
Fra tanta gente nera una cosa bella tu al funerale.
Respirando, pensieri un po' nascosti mentre prendi il sole
ti stai accorgendo, "che un uomo vale un altro" sempre no non vale.
Respirando più forte ti avvicini al mare.
Stai piangendo. Ti entro nel cervello e ti raggiungo il cuore.
Proprio in fondo al cuore senza pudore
per cancellare anche il più nuovo amore.
Respirandomi, ti vesti e sorridendo corri e poi sei fuori
Respirandomi, tu metti in moto l'auto e accarezzi i fiori
Lontano una sirena e poi nessun rumore.
Dolore e una gran gioia che addolcisce il male.
Fra tanta gente nera una cosa bella tu a me uguale.
Respirandoci , guardiamo le campagne che addormenta il sole.
Respirandoci, le fresche valli, i boschi e le nascoste viole.
le isole lontane, macchie verdi e il mare,
i canti delle genti nuove all'imbrunire
i canti delle genti nuove all'imbrunire.
RILASSATI E ASCOLTA
Non ha più freni la tua mente la tua mente non ha
Non ha più freni la tua mente la tua mente non ha
Tu lasciala parlare rilassati ed ascolta
Senti cos'ha da dire rilassati ed ascolta
Comincerà ad andare rilassati ed ascolta
Tu fatti trasportare rilassati ed ascolta
Non ha più freni la tua mente la tua mente non ha
Non ha più freni la tua mente la tua mente non ha
(come prima)
Arriva fino al mare
E chinati a toccare
L'acqua che ha generato
La vita del creato
La vita dal mare venuta al mare ritornerà
La vita dal mare venuta al mare ritornerà
E lì non ti fermare rilassati ed ascolta
Prosegui il tuo cammino rilassati ed ascolta
Come Mayol sarai rilassati ed ascolta
Sarai l'uomo delfino rilassati ed ascolta
In modo naturale rilassati ed ascolta
Ti scopri a respirare rilassati ed ascolta
Sotto il livello del mare rilassati ed ascolta
La vita dal mare venuta al mare ritornerà
La vita dal mare venuta al mare ritornerà.
SCRIVI IL TUO NOME
Scrivi il tuo nome
su qualcosa che vale
Mostra a te stesso
che non sei un vegetale
E per provare
che si può cambiare
Sposta il confine
di ciò che è normale
bella giornata
è questa qua
l'aria più fresca
ti esalta già
il momento migliore
per cominciare
un'altra vita
un altro stile
(come sopra)
profondo o leggero
quando c'è gusto è bello
usa le gambe
utilizza il cervello
con l'entusiasmo
o con l'istinto
fa un passo fuori
del tuo recinto.
Bella giornata…(x2)
SE LA MIA PELLE VUOI
Se la mia pelle vuoi
Se la mia pelle vuoi
fa come fai
Se la mia pelle vuoi
Se la mia pelle vuoi
fa come fai
il pomeriggio tu
di notte sempre tu
ma tu vuoi di più
al ristorante no
al cinema neanche un pò
uscir non si può
Se la mia pelle vuoi
Se la mia pelle vuoi
fa come fai
Se la mia pelle vuoi
Se la mia pelle vuoi
fa come fai
domenica è festa
ho male alla testa
ma tu dici no
è primavera fuori
ci son tanti fiori fuori
ma tu dici no
solo ...
Se la mia pelle vuoi
Se la mia pelle vuoi
fa come fai
SEPARAZIONE NATURALE
Se ne andrà molto presto.
Qualche frutto
darà forse ancora...
Generosa talvolta com'è la natura.
Ah! Se avessi il tempo per amarti un po' di più.
SI VIAGGIARE
Quel gran genio del mio amico
lui saprebbe cosa fare, lui
saprebbe come aggiustare
con un cacciavite in mano fa miracoli.
Ti regolerebbe il minimo
alzandolo un pò
e non picchieresti in testa
così forte no
e potresti ripartire
certamente non volare ma viaggiare.
Sì viaggiare
evitando le buche più dure,
senza per questo cadere nelle tue paure
gentilmente senza fumo con amore.
Dolcemente viaggiare
rallentare per poi accelerare con un
ritmo fluente di vita nel cuore
gentilmente senza strappi al motore.
E tornare a viaggiare
e di notte con i fari illuminare
chiaramente la strada per saper dove andare.
Con coraggio gentilmente, gentilmente,
dolcemente viaggiare
Quel gran genio del mio amico,
con le mani sporche d'olio
capirebbe molto meglio
meglio certo di volare…riparare
Pulirebbe forse il filtro
soffiandoci un po'
scinderesti poi la gente
quella chiara dalla no
e potresti ripartire
certamente non volare ma viaggiare.
Si viaggiare…
SLOW MOTION
slow motion lento movimento
ferma un attimo di gioia o di infelicità
il volo di un gabbiano il salto di un delfino
l'uomo che cade nel momento supremo
l'anima sospesa di un nuovo stupore
slow motion la notte di Babbo Natale
l'orecchio teso per sentirlo arrivare
si estrae la fortuna l'uomo è sulla luna
slow motion per chi ha vinto
quello che fuori di se il veleno ha respinto
slow motion quando il sole tramonta
slow motion quando si infrange l'onda
d'inverno davanti alla forza del mare
il respiro rallenta per poterla captare
sogno di fronte all'immensa platea
intorno al mondo in solitario
cento metri in apnea
slow motion fatemi rivedere
l'uomo che vince contro ogni parere
[strumentale]
slow motion lento movimento
ferma un attimo di gioia o di infelicità
il volo di un gabbiano il salto di un delfino
l'uomo che cade nel momento supremo
SOGNANDO E RISOGNANDO
La stalla con i buoi
per cielo gli occhi tuoi
e l'acqua e i pesci e poi
gli uccelli intorno a noi
e latte tu berrai
e l'anima bianca tu avrai
e dopo cena nei boschi correrai
poi ansimante nel letto tu sarai
e il sonno poi giungerà
fermando
il tuo sorriso a metà Se corro ce la farò
un'altra coda oh no
e veder ora si può
che strada prendo non so
Nervosa tu sarai
sul marciapiede mi aspetterai
il ristorante fa il turno oppure no
stasera al cinema in piedi non starò
prendo un calmante
così stanotte dormo oh si
Uomo se corri un pò ce la fai
ho quasi ancora un minuto
uomo ora vicino tu sei
io sono quasi arrivato
uomo ora sei giunto da lei
anche il posteggio ho trovato
la stalla con i buoi
per cielo gli occhi tuoi
SOLE GIALLO, SOLE NERO
Sole giallo sole nero
giorni belli e giorni no
nella vita son sincero
tu sei tutto quel che ho
Come è bella un'avventura
e se accade la vivrò
chiudi gli occhi qualche sera
tanto dopo tornerò
Nel mio cuor c'è un diavoletto che
vuol fuggir
lontano da te
nel mio cuor
c'è un angioletto che
vuol tornare sempre
vuol tornare sempre da te
vuol tornare sempre da te
Vita dolce vita amara
quante sere uscirei
per me è sempre primavera
tutte quante le amerei
ma ti penso all'improvviso
bella e ingenua come sei
quanto vale il tuo sorriso
più dei falsi sogni miei
Nel mio cuor c'è un diavoletto che
vuol fuggir
lontano da te
nel mio cuor
c'è un angioletto che
vuol tornare sempre
vuol tornare sempre da te
vuol tornare sempre da te
vuol tornare sempre da te
Sole giallo sole nero
giorni belli e giorni no
nella vita son sincero
tu sei tutto quel che ho
SOLI
Soli per un attimo
caduti dentro altre immagini
altra gente in me non tu
ma non è importante perché io so già che poi
ti amerò di più
Come aeroplani nella nebbia io e te
disperatamente cerchiamo un campo d'atterraggio in noi
non temere non c'è fretta sai vedrai
Naturalmente poi ti abbraccerò mi abbraccerai.
Un albero fiorì qualche primavera fa
rimase in fondo all'anima un frammento rosa
è logico che noi ci rifugiamo lì
al primo freddo anche un niente caldo diventa qualcosa.
Soli ma solo per un attimo
improvvisamente confusi sospesi
quasi due estranei
altra gente in te non io
ma non è importante perché io so già che poi mi amerai di pi
SPECCHI OPPOSTI
Ero distratto
tu ti davi da fare
e non c'eri affatto
oppure ti muovevi
con un ronzio d'insetto
che mi assopiva
avevo le palpebre in bilico
entravo nel ciclico avvertimento
di caduta di mani per tornanti
di caduta di sonno in blocchi pesanti.
La distrazione
questa effusione
sgretolamento
e spargimento
della molto inutile attenzione
ridotta a polvere.
E debolmente io
ti avvicinavo
e ti accostavo,
sbagliando i tempi,
a memorabili esempi
di abbandono
di incontro ti ascolto
capisco ma non molto
intuisco però la giravolta degli oggetti.
Tu aspetti
di vedermi passare
abbracciato a qualcosa che mi sta giostrando. Mi aspetti
per salire mi stai stringendo i fianchi. Sei entrata nella stessa
distrazione creata
perché potesse accadere qualcosa e tutto succede quando
tutto riposa. Quando l'attenzione
per essersi sporta
narcisista ai suoi sguardi
rovina e se n'è accorta appena
troppo tardi nostra fortuna.
Ero distratto
e fatta tu sei di svista.
Se fossimo simpatici
uno all'altra
saremmo specchi
opposti riflessi
limpidi e inebetiti
tra se stessi.
STANZE COME QUESTA
Prendiamo una carrozza anacronistica,
aggiornandola in quanto inesistente,
saliamo alla sua guida.
Di redini, di lacci se ne trovano,
di legami tra noi di dolci bende,
bardiamo un animale a caso, il cuore.
Dai fianchi pretenziosi da Romano,
ecco che trotta, che ci prende la mano.
Abbiamo visto le regge dietro le inferriate
e le foreste nere e le campate
non so di quanti ponti.
Ho visto la tua nuca di Alessandria
e poi me lo racconti se ci sei mai stata,
se ti senti, ti sentivi osservata.
Il posto è qui,
è qui quel lavorio
dell'erba simile al pensiero
che contiene nel vello
quell'orma del tuo corpo
ed uno stelo sconvolto
dal tuo gomito che avrebbe
dimenticato d'essere carnale
per non dimenticarlo in generale.
Qui si incavano giù,
senza corpi a pesare,
le nostre impronte a muoversi a sedere,
vedi là, vedi là
e gli occhi saltano
come chiaro e pupilla, capinere.
Ci sono posti al mondo
dai quali non c'è fuga,
stanze come questa nelle quali
restano le nostre rappresentanze,
i nostri uffici doganali,
dove noi veramente
ci impieghiamo,
avviluppati in teneri sofismi,
cavilli di permessi,
arzigogoli, tropismi,
nella nostra direzione
una frontiera fatta di due righe.
E bastavano le dita di una sola mano
mandata avanti
in viaggio e l'altra alleghi
farà da testimone.
Si può vedere tutto
e fermamente,
se di due righe è fatta,
facciamo la frontiera
dove passa fauna e flora straniera.
STRANIERO
Dimmi tu chi sei
Di che paese sei
Quanto hai camminato
E cosa hai fatto
Straniero
Dove sei arrivato
Resta un poco qui
Resta ancora un poco
Resta un poco non
Importa quanto
Straniero
Non importa quanto
Sul tuo volto scuro
Un sorriso è nato
Un profumo di grano maturo
Il vento ha accarezzato
Non andare via
Non andare via
Qui sei rinato
Il posto l'hai trovato
Il posto l'hai trovato
Il fumo di quel treno
Che era il tuo passato
Ora all'orizzonte
È già svanito
È già svanito
Resta qui straniero
Che mi hai trovato
Che mi hai trovato.
Choo choo train
SUPERMARKET
Supermarket giovedì tu lavori lì
direttore tu lo sai dimmi dov'è lei
non c'è non c'è
ammalata forse è
comunque qui non c'è
tornerò le banane le banane
comprerò
ma però
dov'è andata stamattina non lo so
non lo so
scatolette colorate
carni rosa congelate
c'è di tutto intorno a me
ma lei non c'è
Supermarket venerdì tu lavori lì
dimmi ieri come mai tu non eri qui
tutta colpa della zuppa
ne ho mangiata troppa
e così sono stata a letto giovedì
anche tu ami tanto le banane
anche tu
ma però costan troppo le banane
e perciò
questo nostro grande amore
che sfortuna oggi stesso finirà
per questioni vegetali di risparmio
ed anche di praticità
TIMIDA MOLTO AUDACE
Amato tanto così
me lo ridici
amato tanto.
Timida molto audace
la stessa diversa persona sei tu,
e per cambiare ti basta saperlo,
che non sei mai la stessa,
nemmeno a volerlo.
I simboli non sai cosa siano,
un'ortensia non è nemmeno quella.
Hai la pazienza di un'onda
compresa la tendenza
a soffermarti mai,
come fosse la fine.
Non un dito notevole,
ma dieci impercettibili soprusi,
aperti come i mari,
e come i mari chiusi.
Neri i tuoi neri sconvolti
divampati imperi irrisolti,
e matematicamente rivolti
a contenere zeri.
Impensabili però malleabili,
ballabili mammelle
abbracciate alle quali volteggi
sotto il lampadario delle stelle,
inutilmente imitatrici dei tuoi denti.
Prendi, e dagli spaventi
tanto sentimentali,
tiri le diagonali dei sospiri violenti.
Svegliata la mattina,
guardi nel posto accanto
lo sfinito e per quanto
respira o non respira.
Sai che non si è mai la propria vita,
la tua ti serve appunto per certezza,
tu vivi e lasci vivere te stessa
con un congedo, con una carezza
sicura con la mano, sicura con la mano,
con la guancia perplessa.
Sciolta come le braccia
scomparirà la neve:
per sempre se ne andrà,
e se dovrà ricadere
sarà come un armadio che si sgancia
e precipita dal cielo in tante schegge.
E tuttavia, però comunque sia,
bellezza e compagnia
non vanno bene,
non si legano insieme.
Risentirai la neve risuonare
dentro le risatine,
come un piacere
che non sai trattenere.
La neve tornerà come un pretesto
dipinta e sempre finta,
e tu la irridi,
la lusinghi e la sfidi
e la solleva il tuo sbuffo selvaggio.
TU NON TI PUNGI PIÙ
La lotta dei cuscini
senza sonno che spiumano,
che fanno zampilli di pollini che pullulano
aggressivi, irsuti, istigatori di starnuti.
Così tu te la spassi amoreggiando,
e te la prendi comoda,
con morbida ovvietà,
sembrando tu un guanciale
contro un altro che t'assale,
il tutto in una schiuma,
che coi talloni monti come l'uva.
Questo composto di onesta futilità
mista a passione come un cialdone si sfa;
sulle rovine, vorresti forse anche tu
in bricioline come una reggia andar giù.
Tu non ti pungi più,
e la vaghezza non osa,
vai molto oltre, tanto poi ti raggiungi.
Impenni una montagna solidale
e nel suo fianco falle, falle rudimentali,
aperte come portali
per i tuoi puntuali
appuntamenti molto occasionali.
E la pianura s'ingrossa:
fra la cresta e la fossa,
tu non ti pungi più,
l'erba enorme cavalca
bianca e verde cobalto,
prendendo al volo forme di caduta e di salto,
infine dorme
come un binocolo nella custodia
la tua vista.
Se un santino
ti visita e t'indora,
ma rimandando a poi,
perché dilegua,
tu, perché ti accora,
canonica lo fai
languire prima
e mormori un oramai
come una preghierina.
Oramai, ora cosa, ora che:
perso per perso ohimè.
Candida o perversa ma
che non ti pungi più,
raccolta o dissipata,
esausta o fresca fresca,
quasi niente per niente
pungente pungente,
ma rizzi e doni quel barbaglio alla Luna.
Questo è quanto.
Come una belva accanto,
è questo il modo in cui
fai l'amorosa:
assumi pose inesplose,
e non ti pungi più,
non fai più la raccolta
d'incanti ardenti ed arsi.
Una vela è un sottile perché,
un avvilito ohimè,
e non si dorme bene
ché lune piene
tutte beate, mutevoli e brune,
tutte toccanti.
TUBINGA
Da qualche tempo è recente anche l'antico,
il disco del discobolo è cromato,
nella tasca di Seneca si sente
il motorino di un frullatore.
Nelle piramidi continuamente
scatta un otturatore
e in te Tubinga in te non c'è un juke-box né un tostapane.
Tu mi risparmi di essere testimone antico e recente
delle istruzioni lette attentamente,
non un tasto in comune, non un percorso
passando per B e C dalla A alla D,
non un contagio non una connessione,
né la contemplazione e nemmeno l'esperienza,
ma una delicata leggera confusione
perché mi sfugga come una stoltezza
l'invocazione a te, mio generale, mia generalessa
e al posto del carattere
e al posto del carattere mia cara
poniamo una tempesta, un caso esterno,
un altomare che i giorni, i mesi e gli anni
inseguono e non possono afferrare.
Io decorato di passamanerie come un divano
per dirti siediti, distendi le tue gambe
e l'usura, il tessuto col tallone
poi dormici su che poi quando ti svegli
parlandoti di me ti dirò egli
egli è qui, è qui, e ora non ti dirò altro.
Non parlerò di stili e di reliquie,
tutto è recente come uno squillo di sveglia,
la data di un vicino è un dormiveglia
e al posto di cose ci sono le cose
poniamo le cose esaurite le stesse
e dopo le stesse mettiamo le cose
se le medesime vanno esaurendo.
Un bel poligono al posto della stella
e nel quadrato il tondo andando bene
nel coraggio di aprire le rotelle
per fare l'orlo alle pastarelle
e supplicando, l'immagine è morente
Narciso e dall'insetto galleggiante
come il pasto rimastica le spente
nature morte virtuosamente.
Ahi! C'è qualcosa che cade
e una cosa sta su.
Ahi! C'è del chiaro e del bruno c'è
c'è una chiusa cosa in sé fa un rumore un pò tacito
sembrerebbe il sussurro dell'acqua.
Ahi! C'è qualcosa che odora
una profumo non ha.
Ahi! C'è del grande e del piccolo
una c'è fintanto che ce ne è un'altra che mormora
sembrerebbe il sussurro dell'acqua.
Ahi! C'è qualcosa che chiude
una schiude e una resta dov'è.
C'è dell'asciutto e dell'umido
nelle quasi così che le altre une e le altre ripide
sembrerebbe il sussurro dell'acqua.
TUTTE LE POMPE
Quando le ha chiesto conosci
il tale il tal dei tali Tizio Caio,
ti dico che ho sentito, dice,
ti dico che ho sentito tutto il rosso
del sangue partirsene col nero
dei corvi e le cornacchie sopra il giallo,
le macchie ondose e lente,
dei campi gialleggianti di frumento,
ha sentito come un gran rivoltamento,
e cateratte urbane e vigili del fuoco
e din don dan,
tutti i bicchieri straripare dai bar,
scoppiando in un cin cin,
di bei cristalli isterici
tutte le pompe, con l'acqua nelle vene,
si mettono a ballare,
e pioggiano di gioia.
Io ti vorrei incontrare però non lo vorrei.
Arriva lo schiumogeno e la gente,
sussulta di piacere è pronta a tutto,
a consumare lì sopra l'asfalto,
la scivolata delle relazioni;
lo sguazzo dell'ardire e dell'osare,
ed è da tanto tempo che volevo;
e dirmelo potevi dirlo prima:
o farmelo capire, o farmelo capire.
Le macchine rampando sulle ruote,
le gomme posteriori fanno un giro,
di piazza col pennacchio,
soffiato dai roventi radiatori;
lo struzzo, lo spauracchio,
il gongolo di gioia,
lo spruzzo e lo sbatacchio,
l'immensa scorciatoia,
per arrivare al sodo.
Una lady s'incendia un po' per sfizio,
e un po' per gaudio immenso anticipato.
E il suo marito in cravatta con la lingua,
diventa un calamaro così che non sfigura.
Marameo, marameo fanno i cupidi,
i frecciatori dal culetto nudo;
più fitti fitti più dei pipistrelli
nella notte stellata, che volano d'estate.
Però più belli, belli più bellini,
bianchi color del lilla gridellino;
ma non è notte è giorno:
magari è estate forse;
forse magari è estate,
cominciano le corse
tutti arrivando i primi:
i primi in una cosa,
una cosina dolce,
una cosina dolce.
Io ti vedrei davvero volentieri.
Volentieri davvero ti vedrei.
UN UOMO CHE TI AMA
Ah! Donna tu sei mia,
e quando dico mia,
dico che non vai più via
è meglio che rimani qui
a far l'amore insieme a me!
Il vestito trasparente come la tua bella fronte… Oh no!
L'offerta del tuo seno orgoglio dell'animale sano… Oh no!
Quell'aria da straniera che mi mette ogni volta un po' paura
e l'ammirazione che scateni che ti rende sempre più sicura
Diventano coltelli, supposizioni folli quando è sera!
Ah! Donna tu sei mia,
e quando dico mia,
dico che non vai più via
è meglio che rimani qui
a far l'amore insieme a me!
È meglio un uomo solo,
per tutti anche per te,
un uomo che ti ama
La tenerezza prende il posto dell'amore… oh no!
E l'emozione il sopravvento sulla ragione! Oh no!
E in questa confusione tu sei smarrita!
E dando a tutti niente ti sei svuotata.
E non riesci più a capir nemmeno di chi sei innamorata.
Ah donna tu sei mia…
UNA
Tu non sei molto bella
e neanche intelligente
ma non t'importa niente
perchè tu non lo sai
Tu vivi per ballare
sei in cerca dell'amore
ma quale quale amore
ancora non lo sai
Io ti apro il mio cuore
tu fai finta di ascoltare
ed intanto guardi in giro
vuoi qualcosa da mangiare
Ma perchè proprio tu
proprio tu nella mia vita
che con te prima ancora di cominciare
è già finita
Ma perchè proprio tu
proprio tu con quella faccia
è possibili che mi piaccia
una come te
Io cercavo una ragazza
con un fiore sui capelli
tu sorridi a brutti e belli
e un giardino in testa hai
Ti accontento in ogni cosa
tutto ciò per una rosa
che non ha nessun profumo
che è di plastica oramai
Io ti apro il mio cuore
tu fai finta di ascoltare
ed intanto guardi in giro
vuoi qualcosa da mangiare
Ma perchè proprio tu
proprio tu nella mia vita
ecc. ecc.
UNA DONNA PER AMICO
Può darsi ch'io non sappia cosa dico,
scegliendo te - una donna - per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta;
ti amo, forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna.
L'eccitazione è il sintomo d'amore
al quale non sappiamo rinunciare.
Le conseguenze spesso fan soffrire,
a turno ci dobbiamo consolare
e tu amica cara mi consoli
perché ci ritroviamo sempre soli.
Ti sei innamorata di chi?
Troppo docile, non fa per te.
Lo so divento antipatico
ma è sempre meglio che ipocrita.
D'accordo, fa come vuoi I miei consigli mai.
Mi arrendo fa come vuoi
ci ritroviamo come al solito poi
Ma che disastro, io mi maledico
ho scelto te - una donna - per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta;
ti odio forte, debole compagna
che poche volte impara e troppo insegna.
Non c'è una gomma ancor che non si buchi.
Il mastice sei tu, mia vecchia amica.
La pezza sono io, ma che vergogna.
Che importa, tocca a te, avanti, sogna.
Ti amo, forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna.
Mi sono innamorato? Sì, un po'.
Rincoglionito? Non dico no.
Per te son tutte un po' squallide.
La gelosia non è lecita.
Quello che voglio lo sai, non mi fermerai
Che menagramo che sei,
eventualmente puoi sempre ridere poi
Ma che disastro, io mi maledico
ho scelto te - una donna - per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta;
ti amo forte, debole compagna
che qualche volta impara e qualche insegna.
UNA GIORNATA UGGIOSA
Sogno un cimitero di campagna e io là
all'ombra di un ciliegio in fiore senza età
per riposare un poco 2 o 300 anni
giusto per capir di più e placar gli affanni
Sogno al mio risveglio di trovarti accanto
intatta con le stesse mutandine rosa
non più bandiera di un vivissimo tormento
ma solo l'ornamento di una bella sposa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
Sogno di abbracciare un amico vero
che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro
e gente giusta che rifiuti d'esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
Sogno il mio paese infine dignitoso
e un fiume con i pesci vivi a un'ora dalla casa
di non sognare la Nuovissima Zelanda
Per fuggire via da te Brianza velenosa
Ma che colore ha una giornata uggiosa
ma che sapore ha una vita mal spesa
UNA MONTAGNA
Il tipo inizia sorridente e fa
Ho qui il segreto della serenità
Che poi non è un segreto veramente
Ma un altro modo di atteggiar la mente
Continua allegro sullo stesso tono
(ripetere)
Lo sai cos'è cattivo e cos'è buono
Che cosa è brutto e invece cosa è bello
Quello che stabilisce il suo cervello
Ritornello
Una montagna può sembrare un uomo
Se lo decidi tu
Disteso calmo ad osservare il cielo
Se tu vuoi così
Il controluce di un gabbiano in volo
Se lo decidi tu
Può dissipare in un momento il velo
Se tu vuoi così
Niente di misterioso amico mio
Questa è una cosa che ho provato io
Ne ho constatato un grande giovamento
Lo posso garantire al cento per cento
(ripetere)
Scaccia quell'ombra scura che hai sul viso
Non sai quanto fa bene un bel sorriso
Prima a te stesso e poi a chi ti sta intorno
Finisce il buio ed incomincia il giorno
(ripetere Ritornello)
Una montagna può sembrare un uomo
Disteso calmo ad osservare il cielo
Il controluce di un gabbiano in volo
Può dissipare in un momento il velo
Dentro di noi c'è un libro bianco e nero
Che io mi fermo a leggere ogni tanto
Se tu vuoi così
Quando non sono sicuro del sentiero
Se lo decidi tu
Perché è lì che è scritto tutto quanto
Se tu vuoi così
Non voglio adesso esagerare tanto
Mi basta che ti piaccia l'argomento
Ti vedo già più sciolto e contento
Rimani in onda e segui men-tre canto.
Una montagna può sembrare un uomo
Se lo decidi tu
Disteso calmo ad osservare il cielo
Se tu vuoi così
Il controluce di un gabbiano in volo
Se lo decidi tu
Può dissipare in un momento il velo
(Ripetere)
Se tu vuoi così
Dentro di noi c'è un libro bianco e nero
Se lo decidi tu
Che io mi fermo a leggere ogni tanto
Se tu vuoi così
Quando non sono sicuro del sentiero
Se lo decidi tu
Perché è lì che è scritto tutto quanto
Se tu vuoi così
Una montagna può sembrare un uomo
Se lo decidi tu
Disteso calmo ad osservare il cielo
Se tu vuoi così
Il controluce di un gabbiano in volo
Se lo decidi tu
Può dissipare in un momento il velo
Se tu vuoi così
UNA VITA VIVA
Solo un consiglio detto a metà:
un po' più in alto un po' più in là.
Figli miei cari altro non sa,
quell'uomo qualunque che è il vostro papà.
Il fondo marino, giocar da terzino,
la spiaggia al mattino presto e la fedeltà!
Entrare nel bosco e fermarsi a dormire sul muschio,
scordarsi un po' il rischio e la slealtà!
Se è il caso lottare, più spesso lasciare.
Saper aspettare chi viene e chi va.
E non affondare se si può in nessuna passione
cercando di ripartire, qualcosa accadrà.
Curare il giardino e saper fuggire un cretino,
usare poco i motori e poco gli allori.
Non temere la notte, non temere la notte,
però amando più il giorno
e partire senza mai pensare a un sicuro ritorno.
Guardando nell'azzurro degli occhi di un neonato
sentirsi già resuscitato.
E inventare la vita, una vita viva, una vita viva
UN'AVVENTURA
Non sarà un'avventura
non può essere soltanto una primavera
questo amore non è una stella
che al mattino se ne va.
Non sarà un'avventura
questo amore è fatto solo di poesia
tu sei mia, tu sei mia
fino a quando gli occhi miei
avran luce per guardare gli occhi tuoi.
Innamorato sempre di più
in fondo all'anima per sempre tu
Perché non è una promessa ma è quel che sarà
domani e sempre sempre vivrà,
sempre vivrà, sempre vivrà, sempre vivrà...
No, non sarà
un'avventura
non è un fuoco che col vento può morire
ma vivrà
quanto il mondo
fino a quando gli occhi miei
avran luce per guardare gli occhi tuoi.
Innamorato sempre di più
in fondo all`anima per sempre tu
Perché non è una promessa ma è quel che sarà
domani e sempre sempre vivrà,
perché non è una promessa ma è quel che sarà
UNO IN PIÙ
Una voce sta cantando
ma sono pochi ad ascoltare
i gabbiani stan gridando
per poterla soffocare
altre voci piano piano
stan crescendo da lontano
se quel canto vuoi seguire
puoi cantare
E così
tu sarai
uno in più
con noi.
E così
tu sarai
uno in più
con noi.
Lungo spiagge sconosciute
siamo in tanti a camminare
con le lacrime negli occhi
con il sole dentro al cuore
se sei stanco di lottare
vieni qui a riposare
se non sai più cosa fare
puoi cantare.
E così
tu sarai
uno in più
con noi.
E così
tu sarai
uno in più
con noi.
Mentre il mare sta a guardare
continuiamo a camminare
come tanti burattini
con le facce da bambini
se sei stanco di lottare
siedi qui a riposare
se non sai più cosa fare
puoi cantare.
E così
tu sarai
uno in più
con noi.
E così
tu sarai
uno in più
con noi.
Ehh e così
sarai
uno in più
uno in più.
E così
tu sarai
tu sarai...
VENTO NEL VENTO
Io e te io e te
perchè io e te
qualcuno ha scelto forse per noi
mi son svegliato solo
poi ho incontrato te
l'esistenza un volo diventò per me
E la stagione nuova
dietro il vetro che appannava fiorì
tra le tue braccia calde
anche l'ultima paura morì
Io e te vento nel vento
io e te nodo nell'anima
stesso desiderio di morire e poi rivivere
io e te (ripete)
WINDSURF WINDSURF
Windsurf windsurf veleggia e va
Portami lontano da questa rumorosa città
Guidami tu vengo con te dove vuoi
Sul Lago di Garda sui mari italiani più a sud
Chi ci vedrà probabilmente dirà
Toh un altro matto e dopo sorriderà
Si è alzato il vento metto il portapacchi e via
La muta e la vela
Le scarpe giuste il trapezio e la deriva
Mi mangio una mela
La strada sale sul promontorio
Poi all'improvviso ma quante vele laggiù
Windsurf windsurf veleggia e va
Portami lontano da questa nervosa realtà
Guidami tu vengo con te dove vuoi
Sui mari hawaiani in Cina in Sardegna in Perù
Un aeroplano ci sorvolerà
E il capitano son certo sorriderà
Ecco che arriva una raffica di vento
Si vede dall'acqua
Questo è il momento che ti perdo me lo sento
La vela sbatacchia
Sei un aquilone alla rovescia
Ondeggi pieghi ma poi riprendi uu uu___
Windsurf
Windsurf
Portami lontano
Windsurf